La sostenibilità è un argomento che, ponendo al centro di ogni riflessione la persona, viene trattata da punti di vista differenti a seconda se si voglia riflettere su temi ingegneristici, di marketing o imprenditoriali.
Il dibattito legato alla sostenibilità verte spesso anche su temi quali l’adeguatezza tecnica e tecnologica e le opportunità di mercato e con questo articolo abbiamo trattato i diversi impatti della sostenibilità differenziati sulla base del tipo di strategia, la matrice di John Grant (autore britannico) e due esempi strabilianti di un problema che si è trasformato in opportunità grazie alla transizione in corso da economia lineare a circolare.
La matrice della sostenibilità
La matrice di John Grant (anche detta del “Green Marketing”) è composta da tre righe e tre colonne.
Nelle righe sono presenti tre definizioni di realtà “green” (Verde; Verde +; Verde +++), nelle colonne invece, viene specificato il tipo di soggetto dal quale parte la strategia di sostenibilità (Aziende & Mercati; Brand & Identità; Persone & abitudini). All’incrocio tra ogni riga e colonna viene specificato quello che è il vantaggio competitivo che ne scaturisce.
Il vantaggio competitivo verrà trattato tra qualche riga.
Nel mentre, al fine di una migliore comprensione è importante sapere che:
Per Verde: si intende una realtà che propone prodotti/servizi che sono più sostenibili rispetto ad altri ma non per forza sostenibili in tutto e per tutto. Si parla di realtà che potrebbero anche essere superate in tal senso da un momento all’altro.
Mettere la persona al centro, in questo caso, significa essere trasparenti e genuini nel comunicare ciò che si sta facendo ed evitare il green washing.
Ovvero proporre come green qualcosa che green non lo è.
Per Verde+: si fa riferimento a realtà che condividono la responsabilità con i clienti su temi generali seguendo un approccio collaborativo e partecipativo anche allo scopo di educare le persone organizzandole in community e realizzando eventi legati al tema della sostenibilità.
Per Verde+++: si fa infine riferimento a realtà che cercano di combinare prodotti nuovi e codici culturali accettabili per creare una “nuova normalità”. L’obiettivo è quello di coniugare innovazione e miti culturali per creare nuovi paradigmi.
Queste tre realtà green miste alle tre identità sopracitate sviluppano, legandosi tra di loro, tre tipi di strategie che mirano a stabilire nuovi standard (comunicare), condividere la responsabilità (collaborare) e sostenere l’innovazione (Rimodellare).
Da questi derivano rispettivamente tre vantaggi competitivi:
- Dare l’esempio
- Creazione di Brand tribali
- Influenza degli stili di consumo
Due esempi di innovazione sostenibile:
Come anticipato, abbiamo deciso di arricchire questo articolo aggiungendo due esempi che, grazie alla transizione in corso da economia lineare a circolare, sono diventati delle opportunità.
Il primo esempio interessante riguarda una matita interamente in grafite che non ha la necessità di essere temperata e che risolve il problema dell’utilizzo della grafite di scarto dei processi di produzione dei microchip. (prodotta da Perpetua1)
L’altro esempio invece riguarda un sistema per tingere che si avvale anch’esso della grafite
Questi due casi sono esempi meravigliosi di vantaggio competitivo legato all’innovazione e ricordano che quest’ultima può riguardare anche gli aspetti più semplici della vita di tutti i giorni (es. la matita).
Al fine di una maggiore comprensione del tema della sostenibilità come vantaggio competitivo, ricordiamo che è possibile seguire il webinar gratuito di approfondimento:
La sostenibilità come vantaggio competitivo
[1] Economia circolare e innovazione | Perpetua la matita