Questo articolo è il secondo di tre che fanno riferimento al Digital Food Lab, evento dedicato all’innovazione digitale nella ristorazione e che ha visto come relatori, professionisti di alcuni dei più noti siti e portali del mondo ristorativo.
Con il seguente, si introducono i temi dell’ingegnerizzazione dei menù sulla base delle presentazioni tenute da Lorenzo Ferrari (Founder Ristoratore Top), Marco Simonini (Co-founder Dishcovery) e Patrizio Scarpi (Co-founder di T-Ordino)
Tutti i temi trattati in questo e negli altri articoli legati al Digital Food Lab (Innovazione di filiera per la ristorazione e Comunicazione Digitale), sono disponibili anche in modalità video al link Digital Food Lab Replay.
Ricordiamo in oltre che questo è soltanto il secondo di tre articoli legati al Digital Food lab. Di conseguenza invitiamo i nostri lettori a leggere anche gli altri due:
Digital Food Lab – Innovazione di filiera per la ristorazione
Digital Food Lab – Comunicazione digitale
Menu Intelligence
“Il menu non è un listino prezzi!”
“Il menu è lo strumento di vendita più importante che un ristoratore abbia a disposizione”
Queste sono le premesse fatte da Lorenzo Ferrari (founder di Ristoratore Top) durante l’evento Digital Food Lab.
Dietro alla realizzazione di un menu c’è una scienza, chiamata Menu enginneering, che studia come questo vada ottimizzato al fine di portare i migliori risultati possibili.
L’ingegnerizzazione classica, con i prezzi incolonnati, non è detto sia la più efficiente, anzi, potrebbe portare i clienti a scegliere di comprare l’alimento meno costoso. Modificare invece l’aspetto e la posizione di tutti gli elementi (nome, descrizione, prezzi ecc.) può portare cambiamenti molto positivi in termini di risultati.
Oltretutto il menù nel 2021 non deve essere necessariamente solo cartaceo, ma è anche possibile crearlo in formato digitale e multilingua ottenendo vantaggi in termini di tempo e denaro, di attrattività nei confronti dei turisti stranieri e di reputazione.
Una realtà che si occupa di traduzione e digitalizzazione del menu ad esempio è Dishcovery, servizio in grado di rendere disponibile il menu in tutte le lingue richieste dal ristoratore.
Nel panorama dei servizi di menu engineering, T-Ordino punta, invece, a offrire un sistema che permetta un incremento delle comande e un contenimento dei costi tramite il collegamento diretto tra il cliente e la cucina.
L’idea è quella di mettere a disposizione un tablet per tavolo dando la possibilità al cliente di ordinare in qualsiasi momento in modo intuitivo e nella propria lingua. Verificato l’ordine, le comande arrivano direttamente ai centri di produzione associati e vengono registrati nel computer cassa. Il tutto contornato, qualora si voglia, da una sezione intrattenimento con notizie, eventi, giochi ecc.
Il sistema semplifica tanto il lavoro del cameriere che potrà concentrarsi sull’offrire un effettivo supporto ai clienti e aumenta la quantità di comande poiché non sarà necessario aspettare che passi qualcuno per ordinare.
Per ulteriori approfondimenti su questi temi, ricordiamo la possibilità di vedere la registrazione dell’evento al seguente link Digital Food Lab Replay.
Ricordiamo in oltre che questo è soltanto il secondo di tre articoli legati al Digital Food lab. Di conseguenza invitiamo i nostri lettori a leggere anche gli altri due:
Digital Food Lab – Innovazione di filiera per la ristorazione