Quali sono i presupposti generali e di legge che regolano il tema del mobility management?
Abbiamo pensato a un articolo introduttivo, il cui approfondimento è disponibile visualizzando il webinar gratuito Mobility management: obblighi di legge e profili professionali.
I temi trattati:
- La mobilità, l’impatto ambientale e la nascita del Mobility manager;
- Smart working, progetti di Corporate Social Responsability (CSR), sostenibilità, benessere aziendale e il ruolo del Mobility Manager (MM)
La mobilità, l’impatto ambientale e la nascita del Mobility Manager
Senza dubbio il Mobility Manager è un obbligo di legge ma è anche una vera e propria opportunità!
I vantaggi derivanti da questa attività riguardano la razionalizzazione dei tempi e dei costi, il miglioramento della soddisfazione dei dipendenti e del clima aziendale, nonché un miglioramento della reputazione generale dell’azienda. Oltretutto, il MM, riducendo i costi sanitari, migliorando i parametri ambientali, la qualità dell’ambiente urbano e il benessere dei cittadini, porta grandi benefici anche a livello collettivo.
Giusto per avere un’idea dell’impatto della mobilità in Italia, basti pensare che a Parigi solo il 17% delle persone si muove in auto, mentre in Italia, mediamente, il 50% delle persone utilizza l’auto per spostarsi[1].
Allo scopo di cambiare questa tendenza, sono stati ideati diversi strumenti: tra questi troviamo il Decreto Ronchi e il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Nello specifico, il PUMS si pone come obiettivi la realizzazione di sistemi per la mobilità efficaci ed efficienti, l’incentivazione della sostenibilità energetica e ambientale, il miglioramento della sicurezza legata alla mobilità e il miglioramento della sostenibilità socio-economica, mentre il decreto Ronchi ha istituito la figura del Mobility Manager.
PUMS: Piano urbano per la mobilità sostenibile – DM 4 agosto 2017 – Art.3: “le città metropolitane, gli enti di area vasta, i comuni e le associazioni di comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti, predispongono e adottano nuovi PUMS, secondo le linee guida di cui all’articolo 1, entro ventiquattro mesi dall’entrata in vigore del presente decreto”
Il Decreto Ronchi ha imposto la nomina di un Mobility Manager in tutte le aziende con con più di trecento dipendenti. Questa iniziativa è stata poi seguita dal decreto MinAmbiente, dalla legge Min ambiente, e infine dal Decreto Rilancio che ha ridotto la dimensione minima dell’azienda da trecento a cento dipendenti.
Per approfondimenti sul tema, consigliamo la visione del webinar gratuito: “Il Mobility Management e la mobilità nelle aree urbane”
Smart working, progetti di CSR, sostenibilità, benessere aziendale e il ruolo del MM
Il Mobility management può interfacciarsi anche con gli aspetti di lavoro agile, di responsabilità sociale di impresa, di sostenibilità e di benessere aziendale.
Per le aziende, avvalersi del Mobility Manager significa migliorare la reputazione interna ed esterna, il clima aziendale, la capacità di attrarre e mantenere i talenti e quella di innovare. Il tutto contornato da riduzione dei costi e vantaggi fiscali. Ma quali figure assumono questa posizione?
La figura del MM può essere svolta da diversi profili. Quelli tipici sono:
- Human Resource
- Project Manager
- Responsabile flotta
- Dirigente
- Responsabile Unico del Procedimento
- Consulente esterno
“Il Mobility manager è una figura consapevole in termini di sostenibilità economica ed ambientale che deve essere in grado di veicolare un cambiamento coinvolgendo gli altri verso delle modifiche negli spostamenti casa lavoro in un’ottica sostenibile”
Con questa affermazione, è facile comprendere perché tra le figure elencate troviamo appunto i responsabili delle risorse umane e il project manager. Ma perché il responsabile di flotta?
Modificare lo spostamento di una persona è senza dubbio molto importante, ma è facile comprendere che, ad esempio: “cambiare 100 auto aziendali in 100 auto elettriche o a metano può fare molta più differenza”. Il responsabile di flotta quindi porta con sé vantaggi sui grandi numeri, ma non è facile, con questa figura, coinvolgere i singoli individui.
Per approfondimenti invitiamo a seguire il webinar gratuito Mobility management: obblighi di legge e profili professionali.
[1] Come si viaggia in Europa: Italia in vetta per utilizzo di mezzi privati – Info Data (ilsole24ore.com)